Seiko SKX007J

Il secondo diver di questa trilogia è il Seiko SKX007J, o più comunemente 007.E’ il diver automatico entry-level di casa Seiko e si riallaccia, nel design, alla tradizione di questo marchio che risale fino al lontano e mitico 6105.

Il mio Seiko 007

Il suo prezzo è decisamente interessante, si prende a 150€ nella versione K, identica a quella in foto se non per piccoli dettagli sul quadrante, ma offre la possibilità di avere un vero diver.                                                                                                                                           Il movimento è il semplice 7s26, con indicazione della data e del giorno della settimana, sprovvisto di hacking e carica manuale.In sostanza un orologio da portare ogni giorno e in ogni situazione, che non teme i maltrattamenti ma non si sottrare neppure alle occasioni più formali, dove il suo design pulito, ordinato e lineare fa si che la sua natura non sia immotivamente gridata.
Dal punto di vista della qualità c’è da rimanere stupiti: la forma della cassa è qualcosa di spettacolare, con un susseguirsi di superfici lucide e opache, curve e piane. Ogni tanto vien voglia di toglierlo dal polso e toccarlo un po’, tanto è bello.                                Purtroppo è davvero difficile rendere in foto la particolarità delle sue forme

Lo spessore è simile a quello del Vostok e ad altri nella sua categoria, ma il vetro non sporgendo non è esposto a graffi o colpi.

La ghiera da 120 scatti è qualcosa di spettacolare: fluidissima nei movimenti che sono netti e privi di gioco, ma abbastanza dura da essere difficilmente azionata in modo accidentale e assolutamente immobile se si tenta un movimento orario.                             Ottimo il vetro in hardlex, che essendo minerale contiene i costi ma ha delle prestazioni eccellenti, il mio orologio è ancora senza graffi.
Il dial è perfettamente leggibile e estremamente classico. La cosa che più mi colpisce di questo diver è la sua capacità di essere un classico ma di non imitare nessuno se non sè stesso: quando lo si guarda non si può fare a meno di percepire la “giapponesità” di questo orologio, il fatto che sia innegabilmente un Seiko. E’ una cosa rara di questi tempi.
Il mio è, come detto, in versione J, che secondo alcuni sarebbe prodotta in Giappone, mentre la versione K sarebbe prodotta altrove, versione alimentata dalla dicitura “Made in Japan” presente sul modello J e non sul K.Io non ci credo, stante il fatto che si tratta di orologi perfettamente identici e che in ogni caso è un orologio non presente nel mercato nipponico: quindi che senso ha tenere due linee? Di certo c’è una certa differenza di prezzo tra i due modelli, nell’ordine di 30-40€, e una certo interesse collezionistico che fa levitare il prezzo.

Da parte mia si tratta di un semplice fattore estetico: volevo un orologio simbolo del compagno ideale e volevo regalarmelo per i miei 25 anni, e quindi mi piaceva molto la dicitura “Made in Japan”, che richiama l’idea di un prodotto orgogliosamente “nazionale”.Certo, un po’ mi spiace non ci siano scritte in giapponese (così come sono rigorosamente in russo sul Vostok ;) ), ma l’effetto cercato è ottenuto.
Insomma, tra i tre è quello che più lascia stupefatti per la qualità che trasmette.Se il Vostok è un orologio duro e puro, fatto per resistere, durare, funzionare e se non è perfetto in qualche modo si va avanti (non siamo delle fighette :-D ), questo Seiko trasmette la sensazione di un prodotto fatto con tutti i crismi, dove nessun dettaglio è stato lasciato al caso.

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5 risposte a Seiko SKX007J

  1. francesco ha detto:

    orologio unico,splendido,complimenti per la scelta.

  2. Francesco ha detto:

    bravo, bella spiegazione e splendido orologio! ;)

  3. taomas73 ha detto:

    Stupendi !
    comprati entrambi dopo aver letto i tuoi post ! Grazie.
    A quando il post del Cairelli ?

  4. Fabio ha detto:

    J = orologio destinato ai paesi di lingua araba
    K = orologio destinato al resto del mondo

    Non ci sono differenze tecniche, nessun migliore controllo qualita’ e nessun assemblaggio fatto all’interno del territorio giapponese. Le scritte aggiuntive sul quadrante (e il giorno scritto in arabo) sono l’unica cosa che differenzia J e K.

  5. Renzo ha detto:

    Io avevo letto che la serie J e quella costruita in GIappone mentre la K per quelli costruiti in korea…. Cina ecc.

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